l' ultimo Amiga 4000 Tower che si è visto online, era non testato (quindi non si sapeva se funzionante) ed è stato venduto a poco meno di 2000 euro, pazzesco ...
...e recentissimo un case di Amiga 4000 Tower VUOTO (plastica e ferro !) a 400 euro ... roba da matti ...
questo però è un semplice, comune Amiga 4000 Desktop in un case tower, nulla a che vedere con l' Amiga 4000 Tower (tra l' altro il case sarebbe bianco, poi lo hanno pitturato di nero )
Commento modificato il 17/05/2019 alle ore 22:08:40
quello si può facilmente cambiare e trovare con 100,00 o forse anche meno
E' proprio il modello A4000T (come il A3000T) che ha raggiunto importi pazzeschi, anche perchè sono macchine di difficilissima reperibilità e pare richiestissime tra i collezionisti amiga (così pare almeno)
Commento modificato il 17/05/2019 alle ore 22:40:26
se fosse per me l' A4000D completo dovrebbe valere massimo 150,00 ed il A4000T completo massimo 600,00 (quattro volte di più quest' ultimo è corretto) IMHO
alecos l'ha venduto a 300 euro qui su amigapage la versione desktop, mi sembra che fosse ben carrozato
per esempio un comune A4000D tenuto bene e completo di tastiera/mouse, con una buona acceleratrice es. una WarpEngine 040@40 con 128Mb avrebbe senso a 300,00 oppure una soluzione con la banale A3640 @25 con una cybervision64 / 64-3d a 300,00 ha senso, è ragionevole
Allora, diventa tutto più sensato per chi vuole divertirsi con amiga ... mica bisogna svenarsi per divertirsi ... , ma tante persone non capiscono, sia venditori/speculatori che acquirenti (ed io non li capisco proprio )
Commento modificato il 17/05/2019 alle ore 23:36:40
mamma mia che prezzo..
quindi il mio Big Tower, con 68040 a 25 mhz, 604 a 200 Mhz, 200 MB di memoria, Bivision e altre schede Zorro II e III lo dovrei vendere a 20.000 euro!!!
La questione è sempre la stessa, se trovi chi te lo compra a quella cifra non vedo perché non dovresti farlo.
Se nessuno te lo compra vuol dire che hai esagerato con la tua stima.
Io sinceramente sui soldi non ci sputo sopra, sopratutto in questo periodo di crisi.
Comunque voi parlate di speculatori, io parlo di prezzi che fa il mercato.
Solitamente quando metto qualcosa in vendita su ebay faccio partire l'asta da 1 euro senza prezzo di riserva, per cui il prezzo finale lo fanno gli acquirenti, non tu, devi solo accettare il verdetto finale, qualunque esso sia.
Puoi racimolare una bella cifra a seconda della scimmia che prende agli offerenti per il tuo oggetto, ma puoi anche venderlo per meno di quello che pensavi di ricavarci.
Devi accettarlo così come devi essere consapevole delle tariffe di ebay e paypal (ulteriori perdite sul prezzo finale della vendita).
Certamente, però è un male assoluto per un sano retrocomputing ! sono prezzi assurdi
In ogni caso in amibay attualmente un A4000T completo, funzionante, viene venduto ora a 2500 (è passato in tempi rapidissimi da 1500 a 2500), mentre le cyberstormppc @233 con 060 e cybervisionppc rimangono stabili 1700.
È la rarità collezionista del A4000T e A3000T a portare ad importi altissimi il “valore” di queste macchine
IMHO
Commento modificato il 18/05/2019 alle ore 09:07:11
Certo, come lo è per il C65, è tutto rapportato alla rarità della macchina e della relativa richiesta in termini di collezionismo.
Stesso discorso per tutte le altre categorie di collezionismo, che senso ha che un dipinto di un qualsiasi autore valga milioni e milioni di euro?
Per me nessuno, io se li avessi non ce li spenderei perché semplicemente l'arte non è la mia passione, eppure tutte le volte c'è sempre un prezzo finale d'asta che raggiunge il record.
Commento modificato il 18/05/2019 alle ore 09:47:40
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Commento 18
andres
18 Maggio 2019 11:32:16
Concordo con Kyle, sono le stesse dinamiche di altri settori storici.
Ovviamente, non paghi tanto le qualità dell'oggetto in termini tecnici o di funzionalità, quanto il suo significato storico, la sua rarità, il marchio ecc... e soprattutto l'interesse che suscita.
C'è gente che spende decine di migliaia di euro su una Vespa d'epoca tutta rugginosa: non mi pare molto diverso.
C'è perfino chi le spende in pietruzze come diamanti e compagnia, assolutamente privi di qualsiasi utilità.
Chiaro che l'informatica è molto più giovane, e ancora è in fieri, in assestamento.
Il dubbio principale, mi pare sia la tenuta dei componenti nel tempo, più complicati da riparare rispetto a oggetti meccanici - ma può darsi, progressivamente, non sia più così.
Commento modificato il 18/05/2019 alle ore 11:33:48
Concordo con Kyle, sono le stesse dinamiche di altri settori storici.
Ovviamente, non paghi tanto le qualità dell'oggetto in termini tecnici o di funzionalità, quanto il suo significato storico, la sua rarità, il marchio
Avete colto perfettamente nel segno. Sono proprio questi fattori cha fanno il prezzo.
Personalmente non comprendo chi non arriva a capire questo...
Il valore ad un oggetto non lo si da' solo ed esclusivamente per l'uso che se ne fa' oggi, ma sopratutto per la rarita' ed il suo significato storico.
Il discorso e' semplicissimo.
Un giorno o l'altro risolverò equazioni di grado superiore a cinque.
Io questa equivalenza tra il collezionismo di oggetti come quadri e roba elettronica francamente non la vedo.
Un dipinto è qualcosa che se conservato con un minimo di criterio è praticamente eterno, un dispositivo elettronico mica è detto. Anzi, mi verrebbe da dire il contrario.
O il valore dell'oggetto è svincolato dall'oggetto stesso, oppure mi sembra un pessimo investimento. Va bene se si conta di rivenderlo il più in fretta possibile, il che limita il possibile aumento di valore dell'oggetto.
Anche sulle auto la cosa non è così automatica, chi compra per restaurare difficilmente sta facendo un investimento, perché i soldi necessari a fare un lavoro fatto bene spesso superano l'eventuale ritorno economico.
Ma anche in questo caso, un automobile è un qualcosa di decisamente più robusto e duraturo, rispetto ad un dispositivo elettronico.
Non so quanto le auto moderne potranno diventare pezzi da collezione, visto l'ampio uso di elettronica.
Sicuramente tra le auto di un certo valore ce ne sono pochissime prodotte tra la fine degli anni 80 e gli anni novanta, che facevano un largo uso di elettronica. Probabilmente proprio perché le auto con l'elettronica prodotta in quegli anni sono considerate inaffidabili e difficilissime da riparare in caso di guasti.
A mio avviso un oggetto diventa un investimento solo se non richiede nessun tipo di manutenzione nel tempo. Esattamente come un dipinto, dove anzi, il passare del tempo non fa altro che aumentarne il valore.