E' esattamente il contrario. Se vuoi fare un gioco per Amiga classic devi farlo su un emulatore perchè lo puoi ottimizzare per ogni modello esistente e ogni tipo di configurazione hardware. Se fai un gioco per Amiga 500 non è detto che funzioni su il 500+ o il 600 o anche un A1200 come insegna la storia Amiga.
Oggi sei fortunato ad avere un sistema per compilare e debuggare alla velocità della luce e in più ottimizzare per ogni hardware esistente.
Verissimo che un emulatore completo come WinUae sia di grande utilità anche agli sviluppatori, consentendo il test su più piattaforme, ecc. Ciò non invalida la tesi che lo sviluppo software sia cmq motivato e diretto principalmente alle macchine reali. Worthy e Skillgrid (che sarà in copertina del prossimo amiga future) ne sono un esempio tangibile.
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Estremizzando si preferisce fare prodotti di nicchia concentrandosi solo su alcuni modelli più conosciuti o posseduti. Infatti sui forum ci sono sempre segnalazione di problemi di compatibilità e bug continui in cui gli sviluppatori di turno devono fixare ogni momento.
Era così 30 anni fa quando c'erano un hardware limitato e scarsa conoscenza dell'hardware. Oggi non è più così, e liberandosi dell'hardware gli sviluppatori possono dare sfogo alla loro fantasia.
L'idea che dovrebbe esistere solo l'emulazione e che se non ci fosse più l'hardware ci sarebbe un boom di software Amiga finalmente libero dalla schiavitù del silicio non la riesco proprio a capire. Se l'Amiga esistesse solo come emulatore avresti molto meno software disponibile (anche xchè chi utilizza gli emulatori è storicamente poco propenso a supportare economicamente progetti sw, mi pare. Chi ha comperato l'eccellente Reshoot-R solo per farlo girare su WinUae?? Sarei curioso di saperlo ). Anche chi decide legittimamente di utilizzare Amiga solo in emulazione non può che beneficiare della presenza di una porzione di comunità che acquista/recupera hardware e/o supporta lo sviluppo del software. Non so perchè vedi queste cose come un male..
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Del resto la comunità Amiga è formata da vecchi con mentalità chiusa e sopratutto restii a svelare alla nuove generazione tutti i loro segreti. Anche questo è un segno di decadimento
L'età media degli amighisti credo sia di 40-50 anni, gente che aveva l'amiga500 da ragazzino. Di grossi segreti da svelare non mi pare ce ne siano. Ovvio che una buona predisposizione nei confronti delle pochissime nuove leve non farebbe che il bene x la comunità. Ma tutto questo decadimento ed oblio in questo momento non lo vedo. Anzi mi pare ci sia un positivo interesse verso il retrocomputing come non si vedeva da anni..
https://novamiga.forumfree.it/
amiwell79
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Commento 22
amiwell79
14 Agosto 2019 15:17:51
non c'è bisogno di andare troppo lontani qua ogni giorno si parla di amiga